Scalapay viene fondata nel 2019 da un giovane ragazzo italiano di 34 anni, Simone Mancini, e già nel 2021 vince il premio di Startup dell’anno.
Simone nasce in Australia da genitori italiani missionari e negli anni sviluppa un imprinting di vero imprenditore, che lo porterà a pensare a Scalapay. Dopo una “gavetta” di 30 anni nella “terra dei canguri” Simone decide nel 2019 di trasferirsi con la moglie e i figli a Milano per concretizzare l’idea rivoluzionaria che gli cambierà la vita.
Scalapay si basa su un modello win-win ossia un modello che porta profitti sia ai clienti che ai commercianti. I clienti hanno modo di effettuare il pagamento di un prodotto o servizio in 3 comode rate senza interessi mentre i commercianti hanno la possibilità di aumentare le proprie vendite in completa sicurezza in quanto Scalapay entro le 24h successive all’acquisto salderà la somma dovuta dall’acquirente, assumendosi così il rischio di insoluto.
Scalapay si pone quindi l’obiettivo di rendere ogni bene accessibile ai clienti ma ha anche l’ambizione di far aumentare le vendite ai commercianti che usufruiscono del servizio a fronte di una piccola commissione sul venduto.
Il round da 155 milioni
Dopo aver chiuso con successo un round da 155 milioni di dollari, Scalapay si prepara a crescere sempre di più. Con sede principale a Milano, ad oggi, Scalapay conta su un team giovane ed internazionale di più di 150 persone.
Prossima sfida?
Entrare nel mondo del Travel. Un sondaggio inviato ai propri clienti ha mostrato il forte interesse verso il mercato del travel, più nel dettaglio verso il mercato delle esperienze, crociere e soggiorni. Proprio per questi motivi Scalapay ha un team dedicato a questo settore che finalmente dopo anni di pandemia sembra tornare a vedere luce fuori dal tunnel.
Scalapay ha senza dubbio portato nelle nostre vite un nuovo metodo rivoluzionario di pagamento che può portarci a sognare un po’ meno e a vivere di più.
Creare un’applicazione simile è possibile? Sì! Proviamoci insieme!